Cos'è realmente la Manipolazione? Chi la mette in atto? Le Conseguenze e Come Difendersene

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La manipolazione è una forma di controllo nascosto in cui una persona cerca di influenzare le emozioni, i comportamenti o le decisioni degli altri per ottenere un proprio vantaggio. Questo comportamento può manifestarsi sia nei bambini che negli adulti, assumendo forme diverse a seconda dell'età, del contesto e delle dinamiche relazionali.
La manipolazione psicologica è un fenomeno complesso e pervasivo che può manifestarsi in diversi contesti della nostra vita.
Spesso subdola e difficile da riconoscere, può avere gravi conseguenze su chi la subisce, minando la fiducia in se stessi e le relazioni interpersonali.
Poiché il tema della manipolazione psicologica è complesso, ho deciso di trattarlo in modo piuttosto approfondito, cercando di esplorare gli aspetti più significativi.
Se desideri approfondire un argomento specifico, in questo articolo troverai le seguenti sezioni:
Cosa si intende realmente per manipolazione
I diversi tipi di manipolazione psicologica: la manipolazione emotiva, il Gaslighting, la manipolazione passivo-aggressiva, quella che potremo chiamare "benevola", e la manipolazione inconsapevole, quella attuata senza che la persona se ne renda conto.
La manipolazione nelle diverse sfere della vita: nelle relazioni di coppia, nei rapporti familiari (da parte dei genitori nel confronti del figlio e da parte del bambino nei confronti dei genitori), tra amici, al lavoro
Come si diventa manipolatori
La consapevolezza o meno del comportamento manipolativo
Il ruolo della terapia: Come la terapia può essere utile sia per chi subisce la manipolazione, sia per chi ne è il protagonista, lavorando sulle dinamiche e sui cambiamenti possibili
La consapevolezza di cosa è la manipolazione è il primo passo per rompere il ciclo e vivere in modo più sano e sereno.
Cos'è la Manipolazione?
La manipolazione è un processo in cui una persona, intenzionalmente o meno, utilizza le emozioni altrui per ottenere qualcosa che desidera, senza esprimere apertamente i suoi bisogni o obiettivi. A differenza di una comunicazione trasparente e diretta, la manipolazione nasconde i veri intenti, facendo leva su sensi di colpa, obblighi morali o insicurezze altrui.
Può verificarsi in una varietà di contesti: nelle relazioni familiari, amicali, professionali, amorose e persino tra genitori e figli.
Tipi di Manipolazione
Esistono diverse forme di manipolazione, alcune delle quali possono essere molto sottili e difficili da identificare:
1. Manipolazione emotiva:
Questo tipo di manipolazione si basa sul controllo delle emozioni altrui. Il manipolatore può cercare di far sentire l'altro in colpa, di minimizzare le sue emozioni o di far leva sulle sue insicurezze per ottenere ciò che desidera.
Ad esempio, un partner potrebbe dire: "Se mi amassi veramente, faresti questo per me", cercando così di imporre una condizione emotiva per ottenere il suo scopo.
2. Gaslighting:
Una delle forme più insidiose di manipolazione, in cui il manipolatore distorce la realtà, facendo dubitare l'altra persona della propria percezione e dei propri ricordi. Questo tipo di manipolazione può avere gravi conseguenze psicologiche, portando la vittima a perdere fiducia in se stessa.
3. Manipolazione passivo-aggressiva:
Qui, il manipolatore esprime indirettamente la propria ostilità o insoddisfazione attraverso comportamenti che sembrano neutrali o persino gentili.
Ad esempio, una persona potrebbe accettare una richiesta senza entusiasmo, per poi sabotarla attraverso un'esecuzione scadente o tardiva, facendo ricadere la colpa sull'altra persona.
4. Manipolazione "benevola"
Si verifica quando qualcuno agisce apparentemente per il "bene" dell'altro, ma in realtà sta cercando di ottenere il controllo della situazione. Questa forma di manipolazione è particolarmente pericolosa, perché si maschera sotto una facciata di bontà o altruismo. Ad esempio, un genitore potrebbe imporre determinate decisioni a un figlio sostenendo che è "per il suo bene", senza tener conto dei desideri e delle necessità reali del bambino.
5. Manipolazione inconsapevole
La manipolazione, a volte, può essere attuata senza la consapevolezza da parte di chi la esercita, spesso spinta da bisogni personali o insicurezze di cui non si rende conto.
La persona può essere genuinamente convinta che le sue azioni siano per il bene dell’altro, ignorando le proprie motivazioni sottostanti.
Un esempio comune è quello del genitore che insiste perché il figlio intraprenda una determinata attività sportiva, pensando di favorirne il successo o il benessere. In realtà, questo comportamento può rispondere al proprio bisogno di conferme o al desiderio di realizzare aspettative personali non soddisfatte.
Un esempio simile si trova nel love bombing inconsapevole, dove il desiderio di proiettare un’immagine ideale di sé può trasformarsi in comportamenti disfunzionali.
Anche quando non c’è intenzionalità manipolativa, queste dinamiche possono creare tensioni e insicurezze nelle relazioni.
Manipolazione negli Adulti
Negli adulti, la manipolazione assume forme sofisticate e spesso si manifesta nelle dinamiche di potere nelle relazioni. Può essere utilizzata per ottenere vantaggi materiali, emotivi o sociali, e può verificarsi in vari contesti, dalle relazioni personali a quelle professionali.
1.La Manipolazione nelle relazioni di coppia
In questo contesto, il partner manipolatore cerca di controllare l'altro attraverso la colpevolizzazione o il controllo delle sue scelte.
Ad esempio, potrebbe cercare di isolarlo socialmente, facendolo sentire in colpa per passare tempo con amici o famiglia.
In alcune situazioni, la manipolazione può avvenire in modo inconsapevole, spinta da un bisogno di controllo che la persona non riconosce apertamente.
Un partner potrebbe, ad esempio, convincersi di agire per il bene della relazione, quando in realtà sta cercando di soddisfare un proprio bisogno di sicurezza o di evitare il timore dell'abbandono.
Il love bombing
è una strategia manipolativa in cui una persona sommerge l’altra di attenzioni, affetto e lodi eccessive per creare rapidamente una dipendenza emotiva. Questa tecnica, apparentemente affettuosa, è spesso usata da manipolatori o narcisisti per instaurare intenzionalmente un controllo e creare un legame intenso, ma squilibrato.
Segnali tipici:
Eccesso di affetto: regali o dichiarazioni d'amore esagerate.
Pressione emotiva: richieste di impegno rapido o decisioni importanti.
Cambiamenti improvvisi: il passaggio da affettuoso a distaccato o critico.
Il love bombing è pericoloso perché genera insicurezza e dipendenza emotiva. Riconoscere questi segnali è il primo passo per proteggersi.
Love bombing inconsapevole: In alcuni casi, il love bombing non è una strategia manipolativa consapevole, ma nasce dal bisogno della persona di proiettare una versione idealizzata di sé. Alcuni individui si impegnano a offrire il meglio di sé, cercando di far sentire l’altro speciale attraverso attenzioni, gesti affettuosi e parole rassicuranti. Non lo fanno per manipolare, ma per cercare di creare una connessione positiva e guadagnarsi accettazione e stima.
Tuttavia, questo comportamento può diventare difficile da sostenere nel tempo. Quando non riescono più a mantenere questa "facciata", iniziano a sentirsi frustrati e a provare risentimento, spesso con pensieri del tipo: “Ho dato così tanto, ma non è abbastanza”. Questo stato d’animo li porta a cambiare atteggiamento, diventando meno premurosi e più critici o svalutanti verso l’altro. In questi casi, la relazione può entrare in crisi, generando confusione e insicurezza, poiché l’altra persona non comprende il cambiamento improvviso.
In questi casi, è importante riconoscere i comportamenti descritti e comprenderne le radici. Sebbene non ci sia un’intenzione consapevole di manipolare, questo atteggiamento è spesso il riflesso di un profondo malessere personale. Chi mette in atto tali dinamiche potrebbe provare insicurezza, un bisogno eccessivo di approvazione o un forte timore di non essere accettato se mostrasse la propria vulnerabilità.
Stare in una relazione con una persona che agisce in questo modo può essere estremamente problematico. I repentini cambiamenti di atteggiamento, che oscillano tra attenzioni esagerate e critiche o svalutazioni, creano un'instabilità emotiva continua, facendo vivere il partner in un costante stato di incertezza. Si inizia a dubitare di sé stessi e delle proprie percezioni, non riuscendo a comprendere cosa stia realmente accadendo. La confusione che ne deriva può portare a sentirsi sopraffatti, frustati e impotenti, come se non ci fosse mai un punto di stabilità emotiva nel rapporto.
2.Forme di Manipolazione Genitoriale
- Colpevolizzazione:
Un genitore manipolatore potrebbe far sentire il figlio in colpa per decisioni che non corrispondono ai propri desideri.
Frasi come "Con tutto quello che faccio per te, non puoi nemmeno farmi questo favore?" sono esempi di come si possa far leva sui sentimenti di colpa per ottenere obbedienza o conformità.
- Ricatto emotivo:
Qui, il genitore usa le proprie emozioni (o finge emozioni) per far pressione sul bambino.
Ad esempio, fingere di essere malato o triste per ottenere obbedienza o far cambiare idea al figlio è una strategia manipolativa comune.
- Imposizione di obblighi morali:
Un altro metodo è l'uso di obblighi morali o affettivi per costringere il bambino a fare ciò che desidera il genitore. Il messaggio implicito è che il figlio ha un debito affettivo nei confronti del genitore, e deve ripagarlo attraverso il comportamento.
Conseguenze Psicologiche della Manipolazione Genitoriale
Le conseguenze della manipolazione genitoriale possono essere profonde e durature. I bambini cresciuti in un ambiente manipolativo possono sviluppare una percezione distorta delle relazioni, dove l'amore e l'affetto sono condizionati e non incondizionati.
1. Bassa autostima:
Il bambino può crescere con un senso di inadeguatezza, sentendo che deve costantemente dimostrare il proprio valore. Questo può portare a una scarsa autostima e alla difficoltà nel riconoscere e difendere i propri bisogni.
2. Dipendenza emotiva:
Un bambino manipolato può sviluppare una forte dipendenza emotiva dai genitori, poiché cresce nell'idea che le sue azioni siano costantemente giudicate o condizionate dall'approvazione genitoriale. Questo può tradursi in difficoltà nel prendere decisioni autonome da adulto.
3. Difficoltà nelle relazioni:
I bambini che hanno subito manipolazione emotiva spesso replicano queste dinamiche nelle loro relazioni future, sia adottando il ruolo del manipolatore sia diventando vulnerabili alla manipolazione altrui.
4. Disturbi d'ansia e depressione:
L'ambiente manipolativo può generare una pressione costante sul bambino, portandolo a vivere in uno stato di ansia o a sviluppare sintomi depressivi. Le aspettative non realistiche o il ricatto emotivo possono far sentire il bambino sempre in colpa o incapace di soddisfare le richieste genitoriali.
Riconoscere e Interrompere la Manipolazione Genitoriale
Per evitare queste conseguenze, è cruciale che i genitori sviluppino una consapevolezza dei loro comportamenti e imparino a stabilire un dialogo aperto e rispettoso con i propri figli. La terapia familiare o individuale può essere uno strumento utile per interrompere i cicli di manipolazione e promuovere relazioni più sane e trasparenti.
Insegnare ai bambini a riconoscere e rispettare i propri confini emotivi è essenziale per aiutarli a crescere come individui autonomi e sicuri di sé, capaci di stabilire relazioni basate su un sano equilibrio di rispetto reciproco.
3.Manipolazione effettuata dai Bambini
La manipolazione non è solo un fenomeno adulto: anche i bambini, in modo più o meno consapevole, possono cercare di manipolare i genitori o gli adulti che li circondano per ottenere ciò che desiderano. La manipolazione nei bambini è spesso legata a comportamenti come insistenza, pianti, capricci o tentativi di suscitare compassione.
- Strategie nei bambini:
I bambini, soprattutto nei primi anni di vita, imparano rapidamente a comprendere come le loro emozioni e reazioni possono influenzare gli adulti.
Ad esempio, potrebbero imparare che piangendo insistentemente o facendo scenate pubbliche ottengono ciò che desiderano. Tuttavia, spesso la manipolazione nei bambini non è intenzionalmente maliziosa: è piuttosto una risposta naturale ai limiti che vengono loro imposti.
- Come affrontare la manipolazione nei bambini:
È importante non cedere ai capricci manipolativi, stabilendo confini chiari e coerenti. Le ricerche dimostrano che bambini cresciuti con limiti definiti e un ambiente prevedibile sviluppano una maggiore capacità di regolazione emotiva (Denham, 2006). I genitori possono promuovere una comunicazione aperta, insegnando ai bambini a esprimere i loro bisogni in modo diretto e onesto, piuttosto che ricorrere alla manipolazione emotiva.
4. Manipolazione sul posto di lavoro:
Nel contesto lavorativo, la manipolazione può presentarsi sotto molteplici forme. Un esempio comune è l'attribuzione di responsabilità a colleghi per nascondere i propri errori, una strategia usata per evitare la colpa e preservare l'immagine professionale. Inoltre, alcune persone manipolano attraverso l'uso di lusinghe o elogi esagerati, mirando a ottenere favori o vantaggi da colleghi o superiori. Questo tipo di comportamento manipolativo può compromettere il clima lavorativo, creando conflitti e tensioni tra colleghi, oltre a danneggiare la fiducia reciproca. La manipolazione sul lavoro non solo mina l'integrità delle relazioni professionali, ma può anche ostacolare il progresso e la produttività dell'intero team.
5.Manipolazione nelle amicizie e nei gruppi amicali:
La manipolazione nelle relazioni amicali si manifesta spesso sotto forma di giochi emotivi o tentativi di influenzare le decisioni degli altri per soddisfare i propri interessi. Ad esempio, una persona potrebbe fare sentire l'altra in colpa per non aver soddisfatto le sue aspettative, oppure potrebbe utilizzare il silenzio o l'indifferenza per ottenere attenzioni. Nei gruppi amicali, la manipolazione può avvenire anche attraverso il favoritismo, creando conflitti tra i membri per ottenere il supporto di alcuni e mettere gli altri in una posizione di inferiorità. Questi comportamenti possono generare un ambiente di sfiducia, dove le vere intenzioni vengono mascherate da atteggiamenti apparentemente amichevoli, ma che nascondono bisogni egoistici
Come si Diventa Manipolatori?
Molti manipolatori sviluppano questi comportamenti come risposta a situazioni vissute durante l'infanzia. Alcuni fattori che possono contribuire alla formazione di una personalità manipolatrice includono:
1. Ambiente di controllo:
Bambini cresciuti in famiglie altamente controllanti o iperprotettive possono sviluppare una tendenza a manipolare come forma di ribellione o per riappropriarsi di un senso di potere e controllo sulle proprie vite. In alcuni casi, manipolare diventa una strategia per ottenere ciò che vogliono in un ambiente in cui sentono di avere poche opzioni.
2. Modelli di comportamento disfunzionali:
Se i bambini osservano uno o entrambi i genitori manipolare gli altri, potrebbero imitare questi comportamenti. La manipolazione può diventare una strategia appresa per gestire le relazioni, ottenendo vantaggi emotivi o materiali.
3. Traumi emotivi:
Esperienze di abbandono emotivo o di trascuratezza possono portare un bambino a sviluppare meccanismi di difesa manipolativi per ottenere attenzione e cura. I bambini che non ricevono amore incondizionato possono cercare di "controllare" le emozioni degli altri per evitare ulteriori ferite.
4. Autostima fragile:
Bambini che crescono con un'autostima debole o instabile possono usare la manipolazione per ottenere conferme esterne, facendo leva sui sentimenti degli altri per sentirsi apprezzati o valorizzati.
Consapevolezza del Comportamento Manipolativo
Se la manipolazione è attuata consapevolmente e in maniera volontaria è molto probabile che la persona non ammetta di adottare tali comportamenti.
Chi attua una manipolazione consapevole è spesso un individuo con tratti narcisistici, che utilizza queste strategie per affermare la propria posizione di potere o per mantenere una percezione di superiorità. Questo senso di superiorità non si basa necessariamente su una reale autostima, ma piuttosto sul bisogno di dominare o di sentire di avere il controllo, compensando profonde insicurezze o vulnerabilità che non è disposto a riconoscere.
Queste persone tendono a razionalizzare i loro comportamenti, vedendoli come inevitabili o meritati, e difficilmente si mettono in discussione. Non avvertono il bisogno di introspezione e raramente cercano supporto terapeutico, poiché la terapia richiederebbe di confrontarsi con aspetti del sé che preferiscono evitare o negare. Di conseguenza, spesso rimangono bloccate in queste dinamiche, causando sofferenza a sé stesse e agli altri.
In alcuni casi, chi manipola non è pienamente consapevole di farlo: percepisce le proprie azioni come legittime, interpretandole come indispensabili per il proprio benessere o per il bene dell’altro, senza riconoscere le dinamiche manipolative sottostanti.
Segnali che potrebbero indicare una tendenza manipolativa includono:
1. Costante bisogno di controllo:
Un segnale può essere il bisogno compulsivo di gestire le emozioni e le azioni degli altri per sentirsi al sicuro o avere un senso di potere.
2. Relazioni interpersonali conflittuali:
Se una persona si trova spesso in conflitti relazionali è un indizio che potrebbe esserci una dinamica disfunzionale.
3. Giustificazione continua delle proprie azioni:
Chi manipola tende a razionalizzare i propri comportamenti, convincendosi che è "per il bene degli altri" o che non ha altra scelta.
La Manipolazione in Terapia
Ricevere e attuare manipolazione può influenzare profondamente il benessere emotivo e le relazioni interpersonali. In terapia, si lavora per aiutare i pazienti a riconoscere i comportamenti manipolativi, sia quelli subiti che quelli attuati, e a sviluppare strategie più sane di gestione delle relazioni.
- Lavoro con la vittima della manipolazione: Il terapeuta può insegnare tecniche di assertività e di riconoscimento delle dinamiche tossiche, aiutando la persona a stabilire confini sani e a interrompere le relazioni manipolative.
- Lavoro con il manipolatore: Difficilmente una persona che usa la manipolazione volontariamente giunge in terapia. In questo caso parliamo di persone che mettono in atto comportamenti manipolativi in maniera inconsapevole Il terapeuta aiuta il cliente a riconoscere le motivazioni dietro questi comportamenti e a sviluppare modelli più diretti e trasparenti di comunicazione.
Vediamoli ora più nel dettaglio..
Lavoro con la vittima della manipolazione
Le vittime della manipolazione spesso si sentono confuse, ansiose e impotenti. Il terapeuta svolge un ruolo cruciale nell'aiutare queste persone a riprendersi, a stabilire confini sani e a riconoscere le dinamiche tossiche nelle loro relazioni. Di seguito sono elencati i passaggi chiave nel percorso terapeutico:
1. Riconoscimento delle dinamiche manipolative: Il primo passo è aiutare la vittima a identificare comportamenti manipolativi e schemi relazionali tossici. Attraverso la discussione e l'auto-riflessione, il terapeuta guida la persona a riconoscere come e perché si è trovata in tali relazioni.
2. Sviluppo dell'assertività: Una delle principali tecniche terapeutiche è l'insegnamento dell'assertività. Ciò significa che la vittima impara a esprimere i propri bisogni e desideri in modo chiaro e rispettoso, senza sentirsi colpevole o inadeguata. Le role-play e le esercitazioni pratiche possono essere utili per rafforzare queste competenze.
3. Stabilire confini sani: Il terapeuta guida la vittima nel processo di definizione e mantenimento di confini chiari nelle relazioni. Questo può includere il rifiuto di comportamenti manipolativi e l'affermazione del diritto a una comunicazione onesta e diretta.
4. Esplorazione delle emozioni: È fondamentale che la vittima lavori sulle proprie emozioni, comprese la rabbia, la tristezza e la paura. Il terapeuta può aiutare la persona a esprimere queste emozioni in modo sano, evitando di reprimerle o di proiettarle sugli altri.
5. Rinforzo dell'autoefficacia: La terapia si concentra anche sul rafforzamento dell'autoefficacia della vittima, ovvero la convinzione di poter influenzare le proprie situazioni. Ciò può includere la pratica di tecniche di problem solving e l'implementazione di piccole strategie quotidiane che aumentano il senso di controllo.
6. Costruzione di relazioni sane: Infine, il terapeuta supporta la vittima nella costruzione di relazioni più sane e soddisfacenti. Questo può includere l'istruzione su come riconoscere segnali di avvertimento in potenziali partner e amici, oltre a promuovere la connessione con individui che dimostrano comportamenti empatici e rispettosi.
Lavoro con il manipolatore inconsapevole
Le persone che adottano comportamenti manipolativi in modo consapevole raramente cercano aiuto terapeutico. In generale, chi utilizza la manipolazione in maniera intenzionale non è incline a riconoscere la propria responsabilità, spesso giustificando le proprie azioni come necessarie per ottenere ciò che desiderano.
Tuttavia come abbiamo visto ci sono anche casi in cui la manipolazione avviene inconsapevolmente. In questi casi, il ruolo del terapeuta è fondamentale per aiutare il cliente a esplorare le cause profonde dei suoi comportamenti manipolatori e per supportarlo nel riconoscere i modelli di comunicazione disfunzionali. Il terapeuta lavora per far emergere una consapevolezza maggiore, stimolando lo sviluppo di modalità comunicative più oneste, dirette e rispettose. L’obiettivo è favorire una comunicazione autentica che riduca la necessità di manipolare e promuova relazioni più equilibrate.
Ecco come la terapia può intervenire:
1. Identificazione dei pattern: Il primo passo in terapia è aiutare la persona a riconoscere i propri schemi di manipolazione. Questo può avvenire tramite tecniche come l'auto-monitoraggio o il confronto diretto con il terapeuta su specifiche interazioni relazionali.
2. Esplorazione delle radici emotive: La terapia spesso esplora il vissuto emotivo del manipolatore, comprese le sue esperienze infantili, per capire come e perché la manipolazione è diventata una strategia di coping. Attraverso questo processo, la persona può iniziare a comprendere come il suo bisogno di controllo sia una difesa contro la vulnerabilità.
3. Sviluppo di modalità relazionali sane: Attraverso approcci come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), il terapeuta aiuta il cliente a sviluppare modalità più sane di interagire con gli altri, promuovendo l'empatia e la comunicazione assertiva. L'obiettivo è insegnare come gestire le relazioni in modo rispettoso e trasparente, senza ricorrere alla manipolazione.
4. Imparare a tollerare l'incertezza e la vulnerabilità: Molte persone manipolative hanno difficoltà a tollerare l'incertezza o l'idea di non essere nel pieno controllo. La terapia lavora per aumentare la tolleranza alla frustrazione e per insegnare a riconoscere che relazioni sane richiedono anche una dose di vulnerabilità e fiducia reciproca.
Conclusioni
La manipolazione è una dinamica complessa che può influenzare profondamente le nostre interazioni, sia che si tratti di bambini o adulti. Agendo su diversi livelli emotivi e cognitivi, la manipolazione può compromettere la qualità delle relazioni, rendendo difficile il rispetto dei bisogni reciproci. È fondamentale, quindi, sviluppare confini chiari e assertivi e imparare a comunicare i propri desideri in modo diretto.
Diventare consapevoli del proprio comportamento manipolativo rappresenta il primo passo verso il cambiamento. Attraverso la terapia, è possibile esplorare le cause profonde di questi comportamenti e sviluppare modalità più sane e autentiche di relazionarsi con gli altri. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) si rivela particolarmente utile in questo processo, aiutando le persone a riconoscere e interrompere i modelli manipolativi, sia che siano vittime sia autori di tali dinamiche.
L'obiettivo finale è costruire relazioni più equilibrate, basate su uno scambio emotivo sincero e sul rispetto reciproco. Riconoscere e gestire la manipolazione è essenziale per creare legami autentici e soddisfacenti, in cui i bisogni di entrambe le parti vengano rispettati e affrontati in modo chiaro e diretto.
scritto da
dr.ssa Elizabeth Moore, Psicologa
Bibliografia
De Masi, Domenico, La manipolazione , 2004, Rizzoli.
Pincione, Eleonora, La manipolazione affettiva , 2012, Franco Angeli.
Bianchi, Chiara, Il potere della manipolazione , 2018, Newton Compton.
Biondi, Michele, Manipolatori e manipolati, 2017, Mimesis.
RISORSE ESTERNE
Se desideri approfondire ulteriormente la manipolazione e trovare articoli e studi pertinenti, considera queste importanti risorse accademiche e istituzionali internazionali che offrono un'ampia panoramica sulle ricerche e i trattamenti più recenti:
American Psychological Association (APA) Un'importante risorsa per articoli e ricerche sul comportamento manipolativo e le sue implicazioni psicologiche. Puoi visitare il loro sito per cercare articoli pertinenti. Link : Associazione Americana di Psicologia
Journal of Personality and Social Psychology Questa rivista pubblica ricerche su argomenti relativi alla psicologia sociale, inclusi studi sulla manipolazione e le dinamiche relazionali. Puoi cercare articoli specifici sul loro sito. Link : Giornale di personalità e psicologia sociale
International Journal of Psychology Pubblica articoli di ricerca in psicologia da tutto il mondo, inclusi studi sul comportamento manipolativo Link : Rivista Internazionale di Psicologia