I DSA disturbi specifici dell'apprendimento: cosa sono e come affrontarli
- dr.ssa Elizabeth Moore
- 12 dic 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 6 apr

Nel presente articolo esploreremo i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nel contesto scolastico, soffermandoci sulle caratteristiche, gli errori tipici, gli approcci didattici consigliati e l'importanza di una valutazione attenta.
Gli argomenti che tratteremo nell’articolo sono:
Cosa sono i DSA e Differenza tra DSA e altri Bisogni Educativi Speciali (BES)
Errori tipici nei DSA: inversioni di lettere e numeri, difficoltà mnemoniche e spaziali, problemi di concentrazione.
Approcci didattici efficaci: l'importanza del metodo fono-sillabico rispetto al metodo globale.
Rischio di iper-diagnosi: perché è fondamentale evitare valutazioni affrettate e considerare anche fattori emotivi e ambientali.
Scuola e DSA
Oggi sappiamo che almeno un alunno per classe manifesta un DSA, che può essere nella forma della dislessia, della discalculia, della disgrafia..
Quando parliamo di Bisogni Educativi Speciali (BES) invece, ci riferimento a difficoltà evolutive differenti, che siano queste in ambito educativo o in quelle dell'apprendimento, pertanto potranno esserci studenti per i quali la scuola ritiene opportuno formalizzare un percorso di apprendimento personalizzato, alunni con disabilità e anche alunni con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA).
I DSA sono disturbi dello sviluppo neurobiologico, che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente. Questi disturbi si manifestano generalmente con l'inizio della scolarizzazione. Oggi sappiamo che dipendono dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo.
Non sono causati da un deficit di intelligenza, né da problemi psicologici o ambientali, né da deficit di tipo sensoriale.
Questo tipo di problemi possono portare ad una limitazione della comprensione e della crescita della conoscenza in modo generalizzato. I bambini che incontrano queste difficoltà possono cosi ritrovarsi a restare indietro nei programmi scolastici, e a manifestare diversi tipi di errori nei compiti richiesti.
Errori Tipici
Gli errori tipici commessi da un bambino dislessico sono:
l’inversione di lettere e numeri,
la sostituzione delle lettere,
le capacità mnemoniche ridotte (ad esempio difficoltà ad apprendere informazioni in sequenza),
difficoltà spazio-temporali (destra-sinistra),
problemi di concentrazione
Approccio fono-sillabico
Le ricerche più recenti hanno evidenziato che, nei bambini con Disturbi Specifici dell'Apprendimento, è fondamentale utilizzare un approccio fono-sillabico, piuttosto che quello tradizionale globale.
L’approccio fono-sillabico si basa sull’insegnamento graduale della lettura partendo dai suoni (i “foni”) e dalle sillabe, aiutando il bambino a riconoscere le lettere, i suoni che producono e a combinarli per formare le parole.
Al contrario, l’approccio globale propone l’apprendimento delle parole come se fossero immagini da memorizzare nel loro insieme, senza soffermarsi sui singoli suoni o lettere.
Il metodo globale può funzionare nei primi anni con molti bambini, ma si è visto che per chi ha difficoltà specifiche, come la dislessia, non è efficace: questi bambini hanno bisogno di un percorso più strutturato e graduale, che li aiuti a comprendere e decodificare i meccanismi della lettura.
Per questo motivo è essenziale riconoscere precocemente i segnali di difficoltà e adattare l'insegnamento alle modalità di apprendimento del singolo bambino, rispettando i suoi tempi e i suoi bisogni.
Anche le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbo specifico di apprendimento (MIUR, 2011), allegate alla Legge 170/2010, affermano: “... è importante sottolineare che la letteratura scientifica più accreditata sconsiglia il metodo globale, essendo dimostrato che ritarda l’acquisizione di una adeguata fluenza e correttezza di lettura ..”. Negli anni mi sono occupata di diversi tipi di intervento con i minori che incontrano questo tipo di difficolta. Nella pratica mi occupo di interventi di sostegno con un approccio diversificato, che mira al potenziamento delle abilità di apprendimento e alla facilitazione all’acquisizione delle conoscenze, attraverso anche l'utilizzo di strumenti diagnostici standardizzati e di tipo tecnologico, anche con laboratori didattici.
Attenzione al rischio di iper-diagnosi
Negli ultimi anni si è assistito a un crescente numero di diagnosi di DSA nelle scuole, fenomeno che merita un’attenta riflessione. È importante ricordare che una valutazione accurata deve sempre considerare il contesto emotivo e psicologico del bambino, evitando di attribuire automaticamente difficoltà di apprendimento a un disturbo specifico.
A volte, infatti, ansia da prestazione, momenti di stress o difficoltà temporanee possono influenzare negativamente i risultati delle prove, portando a valutazioni errate. Per questo motivo è fondamentale che la diagnosi venga condotta con rigore, utilizzando strumenti standardizzati, e che si tenga sempre conto dell'intera situazione del bambino, per evitare il rischio di un’iper-diagnosi che rischia di etichettare impropriamente e di compromettere il percorso scolastico e personale dello studente.
Conclusioni
Nel contesto educativo odierno la presenza di studenti con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) è sempre più diffusa. Questi disturbi neurobiologici rappresentano una sfida significativa sia per gli studenti che per gli educatori, richiedendo un approccio empatico e strategie mirate per favorire il successo scolastico di ogni individuo.
Affrontare queste sfide richiede un cambiamento di approccio nell'insegnamento, con una maggiore enfasi su strategie fono-sillabiche anziché globali, che forniscono una base più solida per il successo nell'apprendimento della lettura e della scrittura.
Le linee guida per il diritto allo studio degli studenti con DSA sottolineano l'importanza di adottare strategie didattiche personalizzate e di evitare il metodo globale di insegnamento, che può ritardare il progresso degli studenti con DSA.
Nella pratica educativa, è essenziale utilizzare strumenti diagnostici standardizzati e tecnologici, organizzare laboratori didattici mirati e adottare un approccio diversificato che rispetti le diverse modalità di apprendimento degli studenti.
Affrontare le sfide dell'apprendimento con empatia e strategie mirate è fondamentale per garantire che ogni studente, indipendentemente dalle sue difficoltà, abbia l'opportunità di raggiungere il suo pieno potenziale educativo; solo attraverso un’attenta osservazione, una valutazione accurata e un approccio personalizzato è possibile evitare il rischio di iper-diagnosi e garantire agli studenti un percorso scolastico realmente rispettoso delle loro reali difficoltà e potenzialità.
Scritto da
Dr.ssa Elizabeth Moore, Psicologa
per informazioni o appuntamenti
Bibliografia
Olga Codispoli Battacchi, Paola Bastianoni, La diagnosi psicologica in età evolutiva, Carocci Ed.
Patrizio E. Tressoldi, Claudio Vio, Il trattamento dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento, Erickson Ed.
Paolo Maci, I disturbi specifici dell'apprendimento. Profili giuridici e di tutela Pimiceri Ed.
Giacomo Stella, Luca Grandi, Come leggere la dislessia e i DSA, GIunti Ed.
RISORSE ESTERNE
Se desideri approfondire ulteriormente il tema dei disturbi specifici dell'apprendimento e trovare articoli e studi pertinenti, considera queste importanti risorse accademiche e istituzionali italiane e internazionali:
Ministero dell'IstruzioneFornisce informazioni, linee guida e normative relative ai DSA nelle scuole italiane.Link: Ministero dell'Istruzione
AID - Associazione Italiana DislessiaOffre supporto e risorse per le persone con DSA e le loro famiglie.Link: AID - Associazione Italiana Dislessia
European Dyslexia AssociationFornisce informazioni e risorse sui DSA in contesto europeo, con focus su diritti e supporto.Link: European Dyslexia Association